All'epoca del Buddha, a una donna di nome Kisagotami morì l'unico figlio. Incapace di accettare la perdita, Kisagotami consultò innumerevoli persone per trovare una medicina che riportasse in vita il ragazzo. Si diceva che il Buddha possedesse il miracoloso rimedio.
La donna allora andò da lui, gli rese omaggio e domandò: Hai un medicamento che riporti in vita mio figlio?
Ne conosco uno, rispose il Buddha, ma per prepararlo devo avere determinati ingre...dienti.
Sollevata, Kisagotami chiese: Di quali ingredienti hai bisogno?
Portami un pugno di senape disse lui.
La donna promise di procurarglieli, ma prima che se ne andasse il Buddha aggiunse: Bisogna che i semi di senape siano prelevati da una famiglia in cui non siano morti né figli, né coniugi, né genitori, né servitori.
Lei annuì e andò di casa in casa alla ricerca di quanto richiesto. Dappertutto la gente si mostrò disposta a darle i semi, ma quando Kisagotami si informò sugli eventuali lutti, non trovò alcuna casa a cui la morte non avesse fatto visita: in una era deceduta una figlia, in un'altra un domestico, in altre ancora il marito o un genitore. La donna non rinvenne una sola famiglia risparmiata dalla sofferenza della morte. Vedendo che non era sola nel suo dolore, depose il corpo esanime del figlio e tornò dal Buddha, il quale disse con grande compassione: Credevi di essere l'unica ad avere perso un figlio, ma la legge della morte è che in nessuna creatura vivente vi è permanenza.
(tratto da "L'arte della felicità"  - Dalai Lama con H.C.Cutler)

PSICOTERAPIA DI GRUPPO:

D. Napolitani paragona la gruppalità interna di ciascuno  a "un condominio costituito da un insieme di persone che condividono la titolarità di spazi e servizi comuni della struttura abitativa in cui ciascuna domus ha il proprio dominus che tende naturalmente a far prevalere il proprio vantaggio nell'uso di spazi e servizi e a osteggiare , altrettanto naturalmente , analoghe tendenze altrui.  Una guerra pressoché continua fatta di reciproci soprusi o boicottaggi o momenti di pace armata nutrita di diffidenze, silenzi ostili, sofisticate strategie di controllo dei vicini. Ma all'interno di questa struttura in cui si confrontano padroni si aprono anche relazioni di simpatia, di buon vicinato, nelle quali ciascuno può sentire nell'altro l'amico a cui poter far ricorso, una presenza calda e sicura con cui poter uscire insieme dai rigidi confini fisici e conformistici del condominio".  

Esistono due tipi di legame:

-  i legami di appartenenza

- i legami di dipendenza.

I primi consentono alla persona di stabilire rapporti interpersonali senza generare dipendenze, riconoscendosi nel gruppo senza confondersi con esso.

I secondi sono invece quelli in cui la persona resta bloccata in un sistema relazionale di cui assume i modelli interativi che generalmente ripropone anche negli altri contesti.   

Il gruppo terapeutico costituisce un' opportunità per facilitare  la correzione dei vissuti del singolo attraverso giochi relazionali che producono creatività e salute.

All'interno del gruppo qualunque cosa venga detta o fatta con un membro suscita una risposta emotiva negli altri.

All'interno del mio studio pratico due tipi di psicoterapia di gruppo:

1) Psicoterapia di "Gruppo a Tema" in cui:

- si sceglie un tema specifico da trattare, approfondire e su cui lavorare.

- Il gruppo è chiuso

-  viene stabilito a priori il numero complessivo delle sedute

- viene stabilito a priori il numero massimo di partecipanti.

2) Psicoterapia di "Gruppo terapia" in cui:

- il gruppo è aperto( ossia ogni tot di tempo possono subentrare nuovi membri )

- non viene stabilito il numero complessivo delle sedute ma ci si incontra ogni 15 giorni circa 

-  Non viene stabilito un argomento specifico ma si lavora di volta in volta sui bisogni  specifici del gruppo e di ogni singolo membro. 

Gli approcci in cui sono formata e a cui faccio riferimento nel praticare Psicoterapia di Gruppo sono:

- Approccio Sistemico Relazionale

- Psicodramma Analitico

- Ipnosi Ericksoniana di Gruppo.

La Psicoterapia di Gruppo comporta il segreto professionale sia da parte del terapeuta che da parte di ciascun membro del gruppo. 

   

 

    

 

Giochi di gruppo: esistono emozioni e sentimenti che stentano ad uscire e ad esprimersi alla luce del sole.

Il gioco  dei sentimenti fa da cornice a colori che prendono forma e riscaldano la stanza di terapia. 

L'Albero della pace: con se stessi, con il gruppo, con il partner, con il figlio, con i genitori, con gli amici , con i genitori, con i fantasmi vivi e morti.